Quale occasione migliore di spoilerare un po’ di cose sull’uscita di “Even Silence Has Gone” per mettere mano a questo desolato blog? A meno di un mese dall’uscita del disco (che sarà il 28 maggio) e dopo tanta attesa, vi racconto un po’ di cose…
“Even Silence Has Gone” è un album di dieci tracce, dieci pezzi editi e inediti che a loro modo esplorano tutto quello con cui mi sono cimentato negli ultimi due / tre anni (post rock, stoner, ambient, folk, il Silence Trio…) mantenendo quell’anima acustica e intimista delle esibizioni live. Alcuni pezzi ve li ricorderete, altri li avrete sentiti dal vivo; qualcuno, quasi sicuramente, è inedito: ciò che li accomuna tutti e la nuova veste che abbiamo riservato a ciascuno di loro durante gli arrangiamenti e le registrazioni.
Barefoot In The Morning An Ocean Under The Ocean Breathe Three Lines Hoarfrost Untitled #1 Painted Desert Shipwrecks In Your Eyes Old Tjikko Another Place
C’è spazio un po’ per tutto. E anche un po’ per tutti: al disco hanno collaborato tantissime persone, sia con i loro strumenti che con i loro consigli, che proverei ad elencare in ordine sparso:
Luca Cirio: produzione, chitarre, bassi, voci, consigli preziosi; Federico Cavaliere: voci, cori, altri consigli preziosi; Ludovica Pirillo: percussioni, ammenicoli vari, supporto incondizionato; Matteo Avellina: drum programming su “Another Place”; Giulia Libertini: violoncello su “Hoarfrost”; Marco Miceli: flauto traverso su “Hoarfrost”; Riccardo Feroce: oboe e tromba su “Untitled #1”;
Senza dimenticare Rino e Il Verno per l’aiuto durante la registrazione di “Another Place”, Erica per il supporto unico nella promozione del disco e Bruno per il prestito della sua chitarra durante quel caldissimo luglio di due anni fa. Un grazie va anche alle due “entità” del Late Sound Studio e della BT Sounds Productions (che ha curato produzione e registrazione).
Teaser del disco? Presente!
Il disco verrà presentato dal vivo Giovedì 28 Maggio allo Speakeasy di Rozzano, in compagnia di una formazione allargata (qua l’EVENTO!). Quella sera la copia fisica sarà compresa nell’ingresso (10 euro assieme alla consumazione), poi sarà possibile ascoltarlo / scaricarlo dalla pagina BandCamp (che per l’occasione è stata messa a nuovo) e comprarlo online!
Bonus Track:
Il progetto Waywords and Meansigns (il cui obiettivo è una riproposizione in chiave moderna dell’ultimo lavoro di Joyce, “Finnegans Wake”) è arrivato alla prima destinazione. Oggi viene pubblicata la prima rilettura dell’opera e l’esito è MONUMENTALE: 31 ore, 8 minuti e 11 secondi.
Nelle fasi finali del secondo capitolo del primo libro, “The Humphriad I: His Agnomen and Reputation, pp. 30-47” compaio per una decina di minuti con il mio progetto Chelidon Frame ad accompagnare la narrazione di Robert Amos e l’orchestrazione di Alan Ó Raghallaigh. Il titolo del brano in questione è “To Rhyme The Rann”.
Alla prossima!
Pingback: Ricreando Finnegans Wake | Alessio Premoli